Storia

 

La storia della recente chiesa di san Cassiano, occorre collegarla alla antica storia della Abbazia di san Cassiano già nota attorno nel sec. XI. Si descrive quindi un breve cenno storico sulla Abbazia e sulla storia della nuova chiesa parrocchiale di san Cassiano e san Frontiniano.

L’ABBAZIA

Il  territorio alla periferia di Alba, posizionato sulla strada romana che da Alba (Alba Pompeia) portava a  Pollenzo (Pollentia), denominato località san Cassiano, era già noto attorno all’anno 1000, epoca in cui venne fondata l’Abbazia benedettina in memoria di due martiri del  IV secolo,  Cassiano  e Frontiniano.

Il fondatore del monachesimo occidentale fu san Benedetto da Norcia vissuto nel VI secolo 489 – 545, personaggio di gigantesca levatura non soltanto nella storia religiosa ma anche in quella civile e sociale.

In un tempo sconvolto dalle invasioni barbariche, san Benedetto ha salvato la civiltà classica e cristiana e promosse il lavoro umano assunto a nuova dignità secondo il celebre motto “ora et  labora”. I monaci fondavano le abbazie nei luoghi incolti, boschivi, paludosi o nei luoghi dove si conservava la memoria dei martiri cristiani.

Queste notizie ci portano  a pensare che il territorio di san Cassiano oltre ad essere memoria del martirio dei due santi, fosse anche una zona paludosa nei pressi del fiume Tanaro, bonificata e resa fertile dai monaci. Le notizie sul martirio dei ss.  Cassiano e Frontiniano sotto l’imperatore Diocleziano nel IV secolo, non sono certe. I due santi figurano però insieme in molti documenti tanto da farne , tradizionalmente, compagni di viaggio e di martirio.

In un documento dell’anno 1041 si parla dell’esistenza di due chiese dedicate ai due santi nella predetta località di Alba. A san Frontiniano era dedicata la chiesa dell’Abbazia e a san Cassiano un’altra chiesa vicina, meta di pellegrinaggi e devozioni popolari così come  ricordato nel registro delle chiese albesi dell’anno 1325. Sulla frequentazione delle medesime chiese da parte degli albesi,  intervenne nell’anno 1584 il vescovo mons. Montiglio perché il culto, soprattutto nei confronti della chiesa di san Cassiano, era ritenuto profano e superstizioso.

Dell’Abbazia, è ancora oggi visibile il luogo, il fabbricato, la torre e un dipinto del XV secolo sul muro esterno, il tutto incorporato in una struttura privata.  Frontiniano  è considerato uno dei  santi protettori di Alba.  Il suo corpo era venerato nell’Abbazia e  venne poi trasferito nella cattedrale di Alba il 19 febbraio 1455; di questa traslazione esiste un documento storico. A partire dal XVII secolo l’Abbazia perde la sua importanza religiosa e viene gradualmente trasformata in tenuta agricola.

Nella medesima zona di san Cassiano vennero rinvenute negli anni dal 1970 al 1990 alcune necropoli dell’età del bronzo, del rame e dell’epoca romana con urne cinerarie e addobbi funebri conservati nel museo civico di Alba

FONDAZIONE DELLA CHIESA DI SAN CASSIANO E FRONTINIANO

L’espansione urbana della città di Alba negli anni dal 1960 al 1980, richiedeva  necessariamente un ampliamento dei servizi civili e religiosi e venne avanti la necessità di costituire una nuova parrocchia nel territorio di  san Cassiano particolarmente interessato dalla nuova estensione urbana.

Con Decreto del Presidente della Repubblica, il 31 gennaio del 1965 la parrocchia di san Cassiano e Frontiniano viene riconosciuta agli effetti civili.  Negli anni dal  1971 al  1973 viene edificata la nuova chiesa su progetto dell’architetto Ugo Dellapiana. Il parroco fondatore è don Giovanni Battista  Gianolio.

L’11 settembre del 1973 venne dichiarata l’abitabilità per le celebrazioni e l’inaugurazione. L’espansione urbanistica della zona è passata da 400 abitanti degli anni 60/80 ai 4500 attuali ( anno 2018).

E’ una chiesa moderna, luminosa,  di forma circolare e lo stile richiama l’immagine biblica della tenda:  Dio ha messo la sua tenda in mezzo a noi. L’interno è illuminato dall’alto sia con la luce naturale che con quella artificiale. Le pareti sono bianche e su di esse sono collocate le immagini di: Gesù in croce, Gesù risorto, Maria con Gesù bambino in braccio e san Giuseppe essendo la chiesa anche intitolata a san Giuseppe.

In una rientranza circolare in fonda alla chiesa è posto l’organo e lo spazio per la corale. Il fonte battesimale è in fondo alla chiesa e guarda l’altare. Il pavimento è in leggera discesa in direzione dell’altare dove tutto converge.

Sula parete esterna, pure essa arrotondata si legge una grande scritta in lingua greca ed italiana: “il verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.

L’ingresso alla chiesa è preceduto da un camminamento simbolo invitante di un cammino di ricerca di Dio.

Dopo 1600 anni,  venne quindi fondata in prossimità del luogo del martirio dei due santi Cassiano e Frontiniano,  la chiesa che li celebra e li ricorda.

OPERA DI RICERCA

Invitiamo le parrocchie che hanno nella propria intitolazione i santi Cassiano e Frontiniano a scambiare notizie o ricerche storiche per migliorare la conoscenza e la storia di uomini che hanno lasciato tracce della loro vita nei secoli e che dobbiamo mantenere ancora per i prossimi secoli.